per una lite in discoteca
Foto ANSA
Avevano sbagliato obiettivo. Il bersaglio era il 23enne Ludovico Muscatello, nipote del capo della “locale” di Giussano e Mariano Comense, arrestato nel corso di un’altra indagine. I due presunti responsabili dell’agguato, già noti alle forze dell’ordine per reati contro la persona, sono stati arrestati con l'accusa di tentato omicidio in concorso, lesioni personali e detenzione abusiva di arma da fuoco. Reati che avrebbero commesso con l'aggravante del metodo mafioso.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la gambizzazione non sarebbe altro che la vendetta consumata in seguito ad una lite di qualche giorno prima avvenuta in una discoteca canturina. Un dissidio scoppiato per futili motivi, ma sufficiente a innescare una spirale di violenza. Non è tutto, perché uno dei due aggressori ha cercato di sfuggire all’arresto scappando in moto e tentando di speronare la macchina dei Carabinieri, i quali, una volta raggiunto, l’hanno trovato in possesso di 260 grammi di cocaina purissima. Ed è così scattato l’arresto in flagranza per detenzione di droga ai fini di spaccio.
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