Informazione di regime
Clandestini al confine tra Austria ed Ungheria. Foto ANSA
Il governo Orbán respinge categoricamente le accuse contenute nel rapporto di Human Rights Watch, pubblicate mercoledì scorso e riprese anche da giornali e tv italiani, secondo le quali i migranti illegali al confine ungherese avrebbero subito violenze sistematiche da parte delle autorità magiare. La polizia ungherese dall'inizio dell'anno ha intercettato 17.787 migranti irregolari e otto di loro hanno sporto denuncia in merito all'operato delle forze dell'ordine, in quattro diversi casi. Le denunce sono state regolarmente inoltrate agli organi di garanzia e le accuse, dopo approfondite indagini, si sono rivelate infondate in ognuno dei casi.
Le procedure in vigore sul confine meridionale del paese sono pienamente in linea con il Codice di Schengen e la Convenzione di Ginevra: l'Ungheria continua a garantire ai profughi il diritto di accedere al territorio magiaro presso i regolari valichi di frontiera, e di presentare in modo legale le richieste di asilo. Le persone che aspettano al confine o sul territorio magiaro ricevono un trattamento equo e umano, ma allo stesso tempo le autorità ungheresi pretendono che tutti i rispettino le leggi in vigore in Ungheria.
È possibile leggere il comunicato ufficiale del Ministro degli Interni ungherese (in lingua inglese) sul sito del governo: http://www.kormany.hu/en/ministry-of-interior/news/the-ministry-of-interior-rejects-the-claims-of-human-rights-watch
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